Mi presento

- Che lavoro fai? Di cosa ti occupi?

Sono un web product manager [ogni volta che mi fanno questa domanda mi chiedo perchè non ho fatto un mestiere che ha una definizione semplice e puntuale. Che sò: idraulico, giardiniere, falegname, dottore, avvocato...]. Lavoro da un paio di anni in Banzai Consulting e sono appassionato della mia professione. Questo blog è nato per pura deformazione professionale ed oramai mi ci sono affezionato ;-)

twitter

I Miei Tweet

Buon Natale

Ma il cielo è sempre più blu

Virtual Workspace (1 di 3)
"I Virtual Workspace rappresentano non solo una prospettiva evolutiva dal punto di vista tecnologico, ma anche una rivoluzione nel modo in cui, attraverso l’ICT, si può ridisegnare l’organizzazione e svolgere un ruolo chiave a supporto della strategia di business, favorendo il cambiamento e la riconfigurazione dei processi e stimolando l’innovazione diffusa e la collaborazione fra persone ed unità organizzative diverse".
(Osservatorio ICT del Politecnico di Milano - School of Management). Dettagli

Ho citato parte della descrizione dell'evento che si terrà a Milano lunedì 11 dicembre dove parteciperò indirettamente (ho curato discorso e presentazione per uno degli oratori). L'argomento può in qualche modo riprendere il concetto di WEB 2.0 esposto da me qualche tempo fa. Si parla quindi di Knwoledge Management, di Social Network ma in ambiente Intranet quindi con utenti-dipendenti di un'azienda che dispongono di uno spazio web con contenuti, informazioni e servizi messi loro a disposizione per migliorare la qualità del loro lavoro attraverso l'interazione, il dialogo e la collaborazione.
L'argomento è molto vasto e articolato. L'esperienza che ho avuto nel partecipare a progetti complessi di intranet aziendali è stato sempre quello di trovarmi di fronte allo stesso ostacolo che ho riscontrato in tutti le realtà aziendali che introducono soluzioni tecnologiche evolute: il Digital Divide. In questo contesto l'ostacolo non è dovuto alla difficoltà di accesso alle informazioni (tutti i dipendenti dispongono di una postazione connessa alla Rete) ma di una mancanza di scolarizzazione tecnologica: cioè di come utilizzare questi "nuovi strumenti" per migliorare la propria condizione. I vantaggi offerti da un Portale Intranet sono numerosi: gli utenti possono accedere a contenuti informativi di vario genere, consultare manuali e procedure, visualizzare la propria busta paga, chiedere il rimborso per una trasferta fino a servizi più evoluti come quelli di Social Network (forum, aree tematiche, mercatino). Nonostante questa copiosa offerta di contenuti e servizi i dati di accesso non hanno soddisfatto le aspettative.
>> Allarghiamo la visione (2 di 3)

Allarghiamo la visione (2 di 3)
Un
nuovo media entra nella cultura di una comunità e si propaga attraverso diversi canali (marketing, opinion leader, passa parola, il tempo, etc.) ma spesso le regole del mercato cioè della vendita deviano il vero valore d'uso che ha quel determinato bene. E questo avviene specialmente per prodotti tecnologici. In particolare nel
mercato della tecnologia in Italia
questo avviene in continuazione. Faccio un esempio la Nokia produce il nuovo smartphone con sistema operativo symbian, fotocamerda da 3 mega pixel, wi-fi, sincronizzazione con outlook e tante altre funzionalità. Le abilità dei canali commerciali riescono a vendere un apparato tanto sofisticato e spesso anche ad un prezzo elevato ad un'utenza che forse oltre all'invio e ricezione di telefonate riesce anche a memorizzare qualche numero sulla rubrica. In questo contesto si verifica l'induzione al possesso e non all'uso del prodotto. In questo scenario io ammiro la forza della comunicazione commerciale che riesce a vendere qualsiasi apparato tecnologico alla casalinga 50enne ma credo che in questo scenario manchi un anello nella catena: dalla produzione fino all'acquisto e quindi all'uso del prodotto da parte dell'utente finale.
I fattori che alterano la vita del prodotto HI-TECH possono essere molteplici: un'analisi di marketing errata su potenziali target di riferimento; un'eccessiva distanza progettuale rispetto all'effettiva domanda. Ma lasciamo i meccanismi del mercato che comunque riescono a vendere a chiunque un palmare configurato per utilizzare il Voip anche se gli operatori telefonici non lo consentono.
>> L'anello mancante 3 di 3

L'anello mancante (3 di 3)

In Italia il gap è determinato dalla mancanza di conoscenza di cosa si può fare con quell'apparato e di quale vantaggi puoi avere non tanto nell'acquistarlo ma nell'usarlo. Faccio un esempio: siamo ormai nel 2007 e mi chiedo quale perverso motivo spinge le persone ad andare ancora presso un ufficio postale e mettersi in fila per pagare le bollette delle utenze domestiche. Esistono almeno due alternative: il RID cioè l'addebito sul proprio conto corrente oppure l'Home Banking cioè la possibilità di accedere attraverso un sito internet al proprio conto corrente e pagare la bolletta. L'utilizzo di questi servizi inoltre è quasi sempre gratuito mentre allo sportello della posta si paga l'operazione. Un'altro esempio è il Telepass per pagare il pedaggio autostradale. Anche qui c'è una perversione italiana di mettersi in fila al casello. Il Telepass costa un euro al mese e l'addebito dei pedaggi può avvenire su proprio conto corrente, su carta di credito oppure su banco posta. Mi sembra che in entrambi i casi il vantaggio sia enorme non solo per costi irrisori ma anche per un miglioramento della qualità della propria vita.
Ho appositamente presentato due esempi che non rientrano nell'alta tecnologia proprio per evidenziare questa mancata scolarizzazione tecnologica. L'evoluzione culturale per abbattere il digital divide non può avvenire dal basso cioè attraverso l'iniziativa del singolo che si documenta, si informa e cerca di capire quali sono i servizi di cui dispone e le modalità di accesso. L'evoluzione culturale per abbattere il digital divide in Italia deve partire dall'alto cioè dalle istituzioni, attraverso la formazione della comunità. Questo discorso può essere calato anche dentro un'azienda o in un progetto di comunicazione integrata in generale che adotta soluzioni tecnologiche avanzate: non è sufficiente progettare, realizzare e mettere a disposizione il prodotto. Questo dev'essere presentato, raccontato con un linguaggio semplice senza dare nulla di scontato. Sono necessari incontri, workshop, eventi per sensibilizzare i potenziali utenti\acquirenti con un duplice vantaggio: incremento di vendite e di utilizzo della tecnologia in genere; maggior consapevolezza dell'utente finale che potrà finalmente pagare la bolletta della luce sdraiato sul divano di casa.