Mi presento

- Che lavoro fai? Di cosa ti occupi?

Sono un web product manager [ogni volta che mi fanno questa domanda mi chiedo perchè non ho fatto un mestiere che ha una definizione semplice e puntuale. Che sò: idraulico, giardiniere, falegname, dottore, avvocato...]. Lavoro da un paio di anni in Banzai Consulting e sono appassionato della mia professione. Questo blog è nato per pura deformazione professionale ed oramai mi ci sono affezionato ;-)

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I Miei Tweet

Buon Natale

Ma il cielo è sempre più blu

Virtual Workspace (1 di 3)
"I Virtual Workspace rappresentano non solo una prospettiva evolutiva dal punto di vista tecnologico, ma anche una rivoluzione nel modo in cui, attraverso l’ICT, si può ridisegnare l’organizzazione e svolgere un ruolo chiave a supporto della strategia di business, favorendo il cambiamento e la riconfigurazione dei processi e stimolando l’innovazione diffusa e la collaborazione fra persone ed unità organizzative diverse".
(Osservatorio ICT del Politecnico di Milano - School of Management). Dettagli

Ho citato parte della descrizione dell'evento che si terrà a Milano lunedì 11 dicembre dove parteciperò indirettamente (ho curato discorso e presentazione per uno degli oratori). L'argomento può in qualche modo riprendere il concetto di WEB 2.0 esposto da me qualche tempo fa. Si parla quindi di Knwoledge Management, di Social Network ma in ambiente Intranet quindi con utenti-dipendenti di un'azienda che dispongono di uno spazio web con contenuti, informazioni e servizi messi loro a disposizione per migliorare la qualità del loro lavoro attraverso l'interazione, il dialogo e la collaborazione.
L'argomento è molto vasto e articolato. L'esperienza che ho avuto nel partecipare a progetti complessi di intranet aziendali è stato sempre quello di trovarmi di fronte allo stesso ostacolo che ho riscontrato in tutti le realtà aziendali che introducono soluzioni tecnologiche evolute: il Digital Divide. In questo contesto l'ostacolo non è dovuto alla difficoltà di accesso alle informazioni (tutti i dipendenti dispongono di una postazione connessa alla Rete) ma di una mancanza di scolarizzazione tecnologica: cioè di come utilizzare questi "nuovi strumenti" per migliorare la propria condizione. I vantaggi offerti da un Portale Intranet sono numerosi: gli utenti possono accedere a contenuti informativi di vario genere, consultare manuali e procedure, visualizzare la propria busta paga, chiedere il rimborso per una trasferta fino a servizi più evoluti come quelli di Social Network (forum, aree tematiche, mercatino). Nonostante questa copiosa offerta di contenuti e servizi i dati di accesso non hanno soddisfatto le aspettative.
>> Allarghiamo la visione (2 di 3)

Allarghiamo la visione (2 di 3)
Un
nuovo media entra nella cultura di una comunità e si propaga attraverso diversi canali (marketing, opinion leader, passa parola, il tempo, etc.) ma spesso le regole del mercato cioè della vendita deviano il vero valore d'uso che ha quel determinato bene. E questo avviene specialmente per prodotti tecnologici. In particolare nel
mercato della tecnologia in Italia
questo avviene in continuazione. Faccio un esempio la Nokia produce il nuovo smartphone con sistema operativo symbian, fotocamerda da 3 mega pixel, wi-fi, sincronizzazione con outlook e tante altre funzionalità. Le abilità dei canali commerciali riescono a vendere un apparato tanto sofisticato e spesso anche ad un prezzo elevato ad un'utenza che forse oltre all'invio e ricezione di telefonate riesce anche a memorizzare qualche numero sulla rubrica. In questo contesto si verifica l'induzione al possesso e non all'uso del prodotto. In questo scenario io ammiro la forza della comunicazione commerciale che riesce a vendere qualsiasi apparato tecnologico alla casalinga 50enne ma credo che in questo scenario manchi un anello nella catena: dalla produzione fino all'acquisto e quindi all'uso del prodotto da parte dell'utente finale.
I fattori che alterano la vita del prodotto HI-TECH possono essere molteplici: un'analisi di marketing errata su potenziali target di riferimento; un'eccessiva distanza progettuale rispetto all'effettiva domanda. Ma lasciamo i meccanismi del mercato che comunque riescono a vendere a chiunque un palmare configurato per utilizzare il Voip anche se gli operatori telefonici non lo consentono.
>> L'anello mancante 3 di 3

L'anello mancante (3 di 3)

In Italia il gap è determinato dalla mancanza di conoscenza di cosa si può fare con quell'apparato e di quale vantaggi puoi avere non tanto nell'acquistarlo ma nell'usarlo. Faccio un esempio: siamo ormai nel 2007 e mi chiedo quale perverso motivo spinge le persone ad andare ancora presso un ufficio postale e mettersi in fila per pagare le bollette delle utenze domestiche. Esistono almeno due alternative: il RID cioè l'addebito sul proprio conto corrente oppure l'Home Banking cioè la possibilità di accedere attraverso un sito internet al proprio conto corrente e pagare la bolletta. L'utilizzo di questi servizi inoltre è quasi sempre gratuito mentre allo sportello della posta si paga l'operazione. Un'altro esempio è il Telepass per pagare il pedaggio autostradale. Anche qui c'è una perversione italiana di mettersi in fila al casello. Il Telepass costa un euro al mese e l'addebito dei pedaggi può avvenire su proprio conto corrente, su carta di credito oppure su banco posta. Mi sembra che in entrambi i casi il vantaggio sia enorme non solo per costi irrisori ma anche per un miglioramento della qualità della propria vita.
Ho appositamente presentato due esempi che non rientrano nell'alta tecnologia proprio per evidenziare questa mancata scolarizzazione tecnologica. L'evoluzione culturale per abbattere il digital divide non può avvenire dal basso cioè attraverso l'iniziativa del singolo che si documenta, si informa e cerca di capire quali sono i servizi di cui dispone e le modalità di accesso. L'evoluzione culturale per abbattere il digital divide in Italia deve partire dall'alto cioè dalle istituzioni, attraverso la formazione della comunità. Questo discorso può essere calato anche dentro un'azienda o in un progetto di comunicazione integrata in generale che adotta soluzioni tecnologiche avanzate: non è sufficiente progettare, realizzare e mettere a disposizione il prodotto. Questo dev'essere presentato, raccontato con un linguaggio semplice senza dare nulla di scontato. Sono necessari incontri, workshop, eventi per sensibilizzare i potenziali utenti\acquirenti con un duplice vantaggio: incremento di vendite e di utilizzo della tecnologia in genere; maggior consapevolezza dell'utente finale che potrà finalmente pagare la bolletta della luce sdraiato sul divano di casa.

Amplificazioni mediatiche
Si parla di bullismo in questi giorni come se improvvisamente tutti i ragazzi delle scuole si fossero trasformati - colpiti da un virus che ha alterato i loro comportamenti - in mostri aggressivi e pericolosi che maltrattano e picchiano i loro coetanei.
Si parla in questi giorni dell'esplosione di violenza a Napoli come se nell'ultimo mese la Camorra avesse preso il sopravvento nella città mettendola a ferro e fuoco.
Numerosi sono gli argomenti trattati ormai solo in modo sensazionale dai Mass Media (vedi ad esempio la morte di Mario Merola) che con velocità supersonica passano attraverso la tv, la radio, i giornali, i telefoni cellulari, i computer fino a raggiungere i nostri sensi sempre più pigri e passivi. Con la stessa rapidità con cui sono entrati nella nostra vita (ir)reale svaniscono o forse si collocano nell'oblìo delle memorie collettive digitali.
Dove sono finiti i ragazzi dei sassi dai cavalcavia? Quelli che lanciavano pietre enormi sulle auto in corsa sull'autostrada? In tutta Italia era esplosa un epidemia? Ricordate? Era una rara sindrome che in gergo si chiama "lancia il sasso dal cavalcavia e scappa". Se solo i mezzi di comunicazione non avessero lanciato la Notizia forse le forze dell'ordine avrebbero condotto delle indagini rapide e arrestato il gruppo di ragazzi che aveva commesso il fatto. E invece la Notizia è finita sulle prime pagine di tutti i giornali, nei TG di prima serata. Da quel momento si è dilagata l'epidemia: tutti lanciavano sassi dai cavalcavia come fosse uno sport nazionale riconosciuto dal CONI!
Ironia a parte ho la sensazione di vivere in un reality show dove tutto succede come se fosse finzione-reale. Forse sono un pò troppo apocalittico ma in Italia sta esplodendo l'ennesimo caso mediatico dovuto ad una incapacità di relazione tra il mittente e il ricevente. Google e in particolare il portale Google Video sono stati citati in tribunale per il video girato con un telefonino che riprendeva il ragazzo con la sindrome di down che veniva maltrattato dai suoi compagni si scuola...
Non voglio entrare nel merito dei fatti, della notizia, del caso ma solo dell'aspetto mediatico e non posso far altro che citare il mio amico Andrea Campanozzi:

"...Io rifletto sul fatto che la dimensione storica di un avvenimento, durante il suo svolgersi, cioè nella contemporaneità, è oggi risolta nella dimensione pubblica; e la dimensione pubblica è dispiegata dai media.
I media mettono in scena i criteri interpretativi di un fatto. Ecco perché, in certa misura, le cose non accadrebbero - cioé non accadrebbero così come le conosciamo - se i media non ne parlassero..." (Il Posto dei Funghi dal post Un Cosiglio )

In pratica un evento solo se finisce nell'Agenda Setting dei Mass Media diventa la Realtà di noi tutti per il semplice fatto che l'immaginario collettivo viene rappresentato soltanto dalla Cultura Massmediatica. I ragazzi che aggrediscono quelli più deboli sono sempre esistiti nelle scuole, nella parrocchia, al parco ma non veniva amplificato dalla Televisione Nazionale o ancora di più da un Portale Internet che potenzialmente può essere visto dal mondo intero. Un caso del genere pochi anni fa si sarebbe risolto in modo circoscritto con l'intervento dei genitori e dei docenti. Oggi invece l'opinione pubblica sta andando a caccia di bulli rendendoli famosi e noti.
E quindi? Ora le istituzioni, la politica in genere si prepara ad intervenire per controllare le coscienze, per filtrare la comunicazione, per salvaguardare i minori o i soggetti più a rischio.
Il problema non sarà risolto fino a quando non ci sarà la capacità di relazionarsi in modo critico all'universo mediatico , con cognizione di causa cioè con le competenze necessarie per distinguere la finzione dalla realtà. Tali competenze dovrebbero essere acquisite nei primi anni dell'infanzia attraverso la presenza dei genitori ma soprattutto attraverso specialisti della comunicazione che insegnino modalità di fruizione e tecniche di apprendimento.

Onu: no a cavalieri Jedi su riconoscimento religione

(ANSA) - NEW YORK, 17 NOV - L'Onu ha respinto l'appello di due Cavalieri Jedi britannici che avevano chiesto il riconoscimento della loro fede come religione . I due, forti del fatto che quasi 400 mila persone in Gran Bretagna hanno indicato di essere di religione Jedi all'ultimo censimento, avevano chiesto il riconoscimento al segretario generale uscente Annan, ma il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric ha spiegato che 'le Nazioni Unite non hanno il compito di certificare religioni, con o senza la spada laser'.

Ciao Mario
Ci ha lasciati così senza preavviso ucciso da una cozza il Re della Canzone e della Sceneggiata Napoletana...Ti saluto con affetto ricordandoti in una delle scene più famose del film O' Zappatore (Italia 1980, Regia di Alfonso Brescia) che ti ha consacrato tra le star interazionali!

Felicissima sera,
a tutte sti signure 'ncruvattate
e a chesta cummitiva accussí allèra,
d'uommene scicche e femmene pittate!

8,6 miliardi
Sono i pixel della foto digitale ad alta risoluzione più grande presente sul world wide web...La fotografia ha immortalato l'intera "Parete Gaudenziana", un affresco gigantesco opera di Gaudenzio Ferrari che si trova nella Collegiata di S.Maria delle Grazie a Varallo Sesia(VC)
E' possibile visitarla sul sito Haltadefinizione . Veramente impressionante. E' sconsigliata alle persone affette da sindrome di Stendhal.
Dati tecnici della foto digitale:
Immagini scattate: 1.145
Dati elaborati: 84 Gigabyte
Pixel elaborati: 13.982.996.480
Colore: 16 bit per canale
Dimensione in pixel immagine finale ritagliata: 8.604.431.000 pixel(w. 96.679 x h. 89.000)
Dimensione in pixel immagine finale prima del ritaglio: 10.293.864.000 pixel (w. 103.560 x h. 99.400)
Dimensione su disco dell'immagine finale a 3x16 bit: 51.625.586.000 byte
Misure del campo di ripresa: 10,80 m x 9,94 m (35,43 ft x 32,61 ft) pari a 107,35 m2 (1155,37 sqr feet).
Risoluzione finale dell'immagine a dimensione reale: 227 dpi
Densità : 80 pixel/mm2
Densità lineare: 9 pixel/mm
Spazio fisico su disco richiesto per l'elaborazione a 16 bit: 1,8 Terabyte
Memoria Ram: 16 Gigabyte
CPU: 4 X AMD Opteron™ 885 Dual Core 64 bit
Riprese effettuate il 30 gennaio 2006
Durata riprese: 13 ore
Tempo richiesto per elaborazione dati: 3 mesi
Immagine finale realizzata il 15 giugno 2006

Aitan Blog - New features
Cosa c'è di nuovo sul blog? Sul menu di sinistra sotto il profilo è presente una nuova voce 'Labels' che contiene un menu di navigazione aggiuntivo a 'Blog Archive' per consultare i post secondo alcune categorie logiche (o quasi):

Ho inoltre utilizzato un nuovo menu di navigazione per 'Blog Archive' suddivisa per anno e mese. Si visualizza 'esploso' solo l'ultimo mese con i relativi post.
Per chi non lo avesse notato ho anche cambiato il template grafico...


La Volpe di Fuoco 2 - La Vendetta

E' tornato ed è pronto a conquistare il Web.
E' disponibile la nuova versione di Firefox 2.0.
Sacaricatelo, installatelo e soprattutto non usate più il browser di Guglielmo Cancelli (internet explorer della microsoft).

La mia playlist video su YouTube
Ho dovuto ridurre le dimensioni originali dell'oggetto quindi non si leggono i testi ma godetevi i video :-)

Porsche Boxster

Navigavo sul web dopo pranzo e sono finito qui.

Eppur si muove!

Riporto un estratto dell'articolo pubblicato oggi su Punto Informatico
PI: Professioni ICT, qualcosa si muove
"Nei prossimi cinque anni - spiega Federcomin - l'evoluzione tecnologica e dei modelli di business modificherà profondamente le professionalità richieste dal settore ICT, che dovranno essere sempre più orientate alla multidisciplinarietà, alla tecnologia ma anche alle competenze di processo e di settore. Queste complesse trasformazioni comportano, già da oggi, un approccio "qualitativo" piuttosto che "quantitativo" verso il mercato del lavoro e le risorse umane, con il ricorso da parte delle imprese a nuovi skill nonché ad interventi mirati di formazione continua. Una stima proiettata al 2010 prevede che i nuovi professionisti dell'ICT saranno all'incirca 17.500, a cui si aggiungeranno circa 3.800 professionisti delle linee di business".

One picture every day

Ieri pomeriggio ero con mia cugina di 11 anni e mi ha chiesto di configurare il suo portatile. Un portatile?!? Voleva che le installassi la nuova versione di MSN, poi la webcam e altri accessori. Questa mattina l'occhio non poteva che cadere su questa notizia in giro per la rete dal 12 ottobre.
Ecco un dei tanti link che tratta l'argomento: RaiNews - Internet consulente per teenager
L'articolo è un inchiesta condotta sui giovanissimi e sul rapporto che hanno con il media web. Riporto un estratto: "su 400 adolescenti 288 fruiscono della consulenza online; su 288 adolescenti che fruiscono della consulenza online 170 sono maschi e 118 femmine; 89 adolescenti consultano i servizi online per problemi inerenti la sfera dietetico-alimentare; 55 femmine, 34 maschi e 75 adolescenti consultano i servizi online per problemi inerenti la sfera sessuale; 49 maschi, 26 femmine e 58 adolescenti consultano i servizi online per problemi inerenti la sfera astrologica; 30 femmine, 28 maschi, 40 adolescenti consultano i servizi online per problemi inerenti la sfera psicologica; 21 maschi, 19 femmine, 26 adolescenti consultano i servizi online per problemi inerenti altre sfere".

Ieri sono rimasto colpito da come la cuginetta usava con destrezza il mouse pad del portatile, inviava musica mp3 ad un'amica coetanea che era collegata sulla chat. Una cosa è leggere un articolo di giornale che tratta l'argomento un'altra è vedere con i propri occhi un teenager in azione collegato alla Rete. Si potrebbe aprire il solito dibattito sui rischi dei minori: così come per la televisione ritengo sia 'semplicemente'necessaria la presenza di un adulto che possa guidare e consigliare nell'utilizzo del media.

La mia perplessità è quindi, non tanto sul rapporto adolescente-media, ma dell'adolescente verso i suoi coetanei e il mondo che lo circonda. In Giappone il fenomeno è noto: i giovani vivono rinchiusi dentro le loro camere hi-tech collegati al mondo solo per via virtuale. I giovani Giappo hanno problemi comportamentali molto seri: hanno numerose personalità virtuali (avatar) e tendono a vivere isolati senza avere relazioni e contatti umani.
Ma non è meglio sapere meno o più lentamente magari conforntandosi al parco con i propri coetanei?

Non tutti sanno che...

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Ecco a voi una nuova post-rubrica sullo stile della Settimana Enigmistica dove sarà possibile trovare curiosità, consigli e forse qualche banalità dal mondo della Digital Generation. Come stampare un documento word? Come si legge la proporia casella di posta elettronica da un un altro computer che non ha outlook? In questa post-rubrica scoprirete i misteri del Digital Divide e diverrete in breve tempo dei Guru delle Nuove Tecnologie. Parlerete con i vostri amici di teorie quantistiche ma soprattutto saprete inviare un file mp3 via bluetooth dal vostro cellulare a quello della vostra ragazza.:-) Buona lettura!

E' un'idea ci sto pensando nel frattempo sono ben accette proposte :-)

Web 2.0

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Sperimentazioni e integrazioni delle nuove funzionalità di Google, di Flickr, dei Blog e chi più ne ha più ne metta! Il bottone di seguito riportato contiene un link che consente di essere aggiornati sul mio web fotoalbum attraverso un RSS feed di Google. Non credo possa interessare a nessuno...Comunque cliccando sul bottone l'utente (registrato a Google) può decidere come consultare il file RSS: aggingendolo alla lista presente nel suo Google Reader oppure visualizzandolo sulla popria Home Page personalizzata...Non male!

Add to Google

Da ora in poi sulla spalla destra troverete il bottone per aggiungere al "desktop di Google" l'aitanblog. Potrete in questo modo essere sempre aggiornati sui miei post e relativi commenti!

Sorrento estate 2006

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Sorrento estate 2006
Originally uploaded by gaetano_anzisi.

Sono ritornato dalle vacanze e la foto testimonia un istante prima che mi tuffassi: i miei amici, il mare blu, il mio aMMore (con la maschera)...
E ora che si fa? Tutta la giornata davanti al Computer, Riunioni, Siti Internet, Stato avanzamento lavori, Consegne, Scadenze, Steering Commitee, Problem Solving...
Roma deserta a fine agosto è meravigliosa ma tra non molto arriverà inesorabile il caos, la violenza delle persone, il traffico, l'inquinamento. Io dico che le metropoli dovrebbero essere abbattute per ricostruire piccoli centri con al massimo 200mila abitanti. Vabbè si rincomincia :-)

Spider Jappo Man

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Certe cose non si possono spiegare con le parole vanno viste...

Ancora Web 2.0 - FAI NOTIZIA

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Radio Radicale punta sul concetto di giornalismo partecipativo e lancia l'iniziativa Fai Notizia, un portale in stile Web 2.0 che mira a diventare un punto di riferimento nell'Internet italiana. Fai Notizia cavalca l'onda del fenomeno partecipativo, seguendo l'ideale della rivoluzione informativa innescata da Internet: "La chiave di questa rivoluzione è la capacità della Rete di consentire la partecipazione attiva delle persone che eravamo abituati a indicare con la parola audience". Dichiara Diego Galli responsabile del progetto. Il modello sembrerebbe semplice ed efficace come descrive Galli: "Prevediamo l'impiego di un sistema di ranking per i singoli partecipanti, basato su un concetto simile a quello del trackback: più una notizia sarà citata da terzi, che la pubblicheranno o la collegheranno sui loro siti, maggiore sarà la visibilità dell'autore e dell'articolo". Le segnalazioni avranno visibilità maggiore se inoltre saranno ricche di commenti. Lo staff di Radio Radicale, in ultima istanza, vigilerà sulla natura dei contenuti e ne garantirà il livello di qualità...

WEB 2.0 e d'intorni

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In principio era ARPANET la prima rete di trasmissione dati a pacchetto. Era la fine degli anni'50 e gli Stati Uniti cercavano un modo di comunicare in modo sicuro senza essere intercettati dall'Unione Sovietica. Era il periodo della Guerra Fredda. Il progetto militare venne poi sviluppato anche in ambito universitario fino al 1974 anno in cui il protocollo di trasmissione dati TCP\IP non diventa uno standard riconosciuto: nasce ufficialmente Internet.

Dobbiamo aspettare ancora decenni prima che la sua diffusione diventi world wide: prima l'avvento dei personal computer, poi i sistemi operativi con le interfacce grafiche a finestra (Apple e Windows) fino all'avvento dei browser web, delle e-mail, gli Internet Service Provider...E' una storia nota a molti. Sorvolando il boom puramente speculativo della fine degli anni '90 e l'inizio del 2000 ci troviamo oggi nel 2006 ad una nuova Era del sistema di comunicazione a pacchetto (Internet appunto). Non esiste più una netta linea di demarcazione tra la fonte, la sua modalità di distribuzione e la fruizione del dato. Intenet è finalemnte diventato e usato come un Nuovo Media.

L'autore dell'informazione tende sempre più a coincidere con il navigatore web. Stanno scomparendo queste due figure tipiche dei mezzi di comunicazione tradizionali come radio, tv e stampa dove c'è chi produce e distribuisce informazione e chi ne fruisce in modo passivo leggendo, guardano e ascoltando. Internet consente di avere un proprio spazio per realizzare un sito a costi irrisori, è possibile avere un blog, partecipare a newsgroup e forum, contribuire all'arricchimento dell'enciclopedia Wikipedia oppure è possibile utilizzare strumenti Open Source come TikiWiki.

Insomma sta per scomparire il navigatore? Il net surfer? Tutti possono pubblicare su internet le loro idee, le loro foto, i loro video. I software non sono più protetti da licenze e possono essere liberamente utilizzati per uso personale basta citare e ringraziare l'autore...Esistono nuovi modelli di copyright (Creative Commons) dove l'autore sceglie come terzi possono disporre dei contenuti.

Insomma per chi non se ne fosse accorto è in corso una vera Rivoluzione Digitale. Immaginate cosa succederebbe se nel sistema Televisivo Italiano gli strumenti (soprattutto) e le leggi permettessero a chiunque di distribuire contenuti, avere una propria emittente con un palinsesto... cambierebbe completamente lo scenario. Non posso prevedere il futuro ma sono esaltato all'idea di essere nel bel mezzo di questo cambiamento.

Il video di seguito riportato è la presentazione di tutti gli strumenti interattivi presentati e proposti da Google.

CrowdSourcing

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"Migliaia di collaboratori, nessuno stipendio", per metterla come piace alle aziende. Vetrina globale e inedita per il proprio talento, secondo l'ottimismo della volontà della forza lavoro. Il crowdsourcing è il sogno realizzato dell'"intelligenza collettiva" e l'incubo in carne e ossa dei sindacati. Sintesi di crowd (folla) e outsourcing (la pratica di affidare all'esterno alcune attività) si realizza "quando una compagnia chiede a una comunità indistinta di svolgere per suo conto un compito prima affidato ai propri dipendenti", secondo il fortunato conio di un giornalista di Wired.
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Sono un caso vivente della tipologia di nuova figura professionale presentata nell'articolo di Repubblica, sezione Tencologia&Scienze. Se volte vi autorizzo a fare esperimenti su di me...

FIFA - SI QUELLA VERA!

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La nazionale italiana di calcio ha vinto i mondiali 2006. Ma questo lo sappiamo tutti. Forse non tutti sanno cosa è successo ieri durante la notte a Roma. Io non sono appassionato di calcio ma durante i mondiali mi impegno a partecipare attivamente al Grande Evento. Tutti insieme davanti alla tv a mangiare pizza e ad esultare!!! Yuppi Yuppi. Torniamo alla cronaca della notte romana. Dopo la vittoria degli Azzurri sono andato per le strade della Capitale tra Trastevere e Campo de' Fiori. La gente sembrava impazzita, regnava il caos più totale. Bandiere, clacson, persone sui tetti delle macchine, gli autobus di linea presi d'assalto, persone ammuchiate sugli scooter senza casco...La Grande Festa per la vittoria degli azzurri. Yuppi Yuppi. Forse non essendo un tifoso del calcio ho vissuto la situazione con stupore misto a incompresnione. Ho notato i i particolari e non la situazione di festa nel suo complesso. Alcune persone erano esaltate e non stavano esultando per la vittoria, si stavano sfogando, stavano violando tutte le regole civili di rispetto delle persone e delle cose creando situazioni pericolose. Ho visto a piazza Trilussa persone tirare i petardi in mezzo alla folla dall'alto a casaccio, accendere fumogeni e agitarli in mezzo alla folla e vicino alle bandiere con il rischio di incendi. Ho visto un ragazzo salire sul tetto di un'automobile in corsa che passava perdere l'equilibrio e cadere sull'asfalto. Ci siamo spostati da piazza Trilussa. Abbiamo attraversato il Tevere e siamo andati verso piazza Farnese. Tutto potevo immaginare meno che trovare la piazza transennata e le forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa!!! Ho iniziato ad avere paura. Eravamo dentro i vicoli meravigliosi della Roma antica come dei topi in gabbia. Da una parte i cellerini dall'altra i tifosi che insultavano le forze dell'ordine e ovviamente i francesi...Ci siamo subito allontanati e siamo arrivati a Campo de'Fiori: la situazione era ancora più calda con i 'tifosi' che lanciavano oggetti e la polizia pronta a caricare. Cori, insulti e tensione. Riusciamo ad attraversare la piazza incolumi arrivando a Corso Vittorio. Mentre andavamo in direzione di largo Argentina la gente inzia a correre verso di noi. pochi istanti per realizzare che la polizia stava caricando...Mi sono arrampicato su un cancello senza capire cosa stesse succedendo. A quel punto siamo andati ferso il lungo Tevere verso casa. Lungo la strada ho visto cassonetti distrutti e rovesciati, persone che se le davano di santa ragione nei pressi di Piazzale degli Eroi. Si avete letto bene i 'tifosi' italiani si picchiavano tra di loro in mezzo alla strada...Io sono senza parole. Le persone mi dicono che sono un caso clinico perchè non seguo il calcio, che ci sono i vandali, i teppisti ma quello che conta è ciò che è successo sul campo ieri sera. Non riesco a comprendere come un appassionato di uno sport possa accettare un compromesso del genere. Come può un vero tifoso accettare questa violenza, questo pericolo apparentemente ingiustificato per vedere una partita allo stadio o festeggiare la Nazionale Campione del Mondo? Per favore qualcuno mi dia delle spiegazioni valide...Io non riesco a trovarle!

PayPerPost

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Ho trovato questa mattina un articolo interessante su Businessweek online dal titolo Polluting The Blogosphere...ovvero messaggi promozionali spacciati come opinioni autentiche.
Il titolo già la dice lunga, si sta inquinando la blogsfera con la mercificazione dei contenuti. Blogger autorevoli e con un pubblico di lettori ampio scrive post per promuovere, prodotti, servizi e aziende...
E' un fenomeno positivo? negativo?
Io direi inevitabile e sicuramente positivo.
Almeno per chi opera nel settore. Dico positivo perchè significa che si attribuisce valore e forza ai contenuti sul web tanto da ingaggiare i famigerati Opinion Leader già noti per gli altri mezzi di comunicazione di massa.
Siete pronti all'arrivo sulla Rete del cyber Pippo Baudo?

Docenza a progetto

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Questo post è per ringraziare Marketing University ICT che mi ha permesso non solo di vivere l'emozione di una docenza ma anche di poter raccontare il mio lavoro di fronte ad una platea.
Sono stato invitato dalla Marketing University ICT a tenere una lezione che raccontasse e presentasse la mia professione ad un'aula di neo-laureati assunti dalla Regione Lazio nell'area Comunicazione. Ho preparato la docenza insieme ad un mio amico e collega (Andrea Campanozzi) e, nonostante l'emozione iniziale - dovuta all'impatto del microfono, il proiettore e del pubblico - l'esperienza è stata molto interessante. Gli alunni si sono dimostrati interessati a ciò che gli abbiamo raccontato e hanno partecipato e interagito con noi. Abbiamo fatto di tutto per essere poco accademici e di presentare il più possibile cosa significhi sviluppare un progetto di comunicazione in tutte le sue fasi. Abbiamo quindi presentato prima l'impatto dei nuovi media nel mondo della pubblica amministrazione (e-government) e in una seconda fase abbiamo simulato il flusso di lavoro di una web agency che riceve una commissione per lo sviluppo di un progetto di comunicazione. Il caso presentato è stato quello del progetto di sviluppo del sito internet della Camera dei Deputati al quale Andrea ed io avevamo partecipato in diverse fasi del suo sviluppo. Insomma l'esperienza di trovarsi di fronte ad una paletea fu eccezionale e non vedo l'ora che si ripeta...grazie ancora.

Vivere e morire a Roma

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Questo post è poco attinente con il tema principale di questo blog ma dovevo scriverlo e raccontarlo. Ieri verso le 19 prendo la moto, esco dal cortile di casa percorro circa 500 metri, arrivo al primo incorcio mi affaccio e un automobilista in mezzo al traffico delle sette di sera mi prende la ruota anteriore con la fiancata e mi butta per terra la moto. Per fortuna ero fermo e quindi sono riuscito a restare in piedi. Ho solo una piccola contusione al ginocchio. E' sceso dall'auto un 60enne pelato con camica a 4 bottoni e bretelle rosse che inveiva contro di me perchè avevo cercato di ammazzarlo!?! Un altro motociclista è intervenuto ed è stato aggredito erbalmente. La beffa è avvenuta mentre sollevavo la motocicletta da terra: il 60enne pelato è salito in macchina ha messo la prima ed è scappato! La mia posizione e lo shock non mi hanno permesso di vedere la targa...Gli incidenti possono succedere specialmente in una città come Roma dove la quantità di autoveicoli è eccessiva e il caos è totale ma quell'automobilista (e non è il solo) è passato su una strada a doppio senso con una delle due corsie in fila a circa 50\60 km\h!!! E se attraversava un pedone? Tra mezz'ora devo chiamare una persona che era presente sul luogo del sinistro e che forse è riuscito a prendere la targa...

Ho scoperto di non essere solo!

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Grazie a Lino ecco un articolo interessante sui nuovi professionisti della "conoscenza digitale":

Esitono addiritura degli albi e delle associazioni di categoria:

Frustrazioni di un professionista della comunicazione

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Che lavoro fai? Di cosa ti occupi?
Sono un multimedia project manager e sviluppo in particolare sistemi di comunicazione integrata in ambienti web. [ogni volta che mi fanno questa domanda mi chiedo perchè non ho fatto un mestiere che ha una definizione semplice e puntuale. Che sò: idrauloco, giardiniere, falegname, dottore, avvocato...]

Interessante, beato te anche io vorrei giocare con il computer tutto il giorno. A proposito visto che "lavori in internet" mi spieghi perchè non riesco a stampare un documento word?
Ehm, non lavoro in internet. Non sono un tecnico, non un informatico, non un sistemista, non un programmatore, non assemblo ne configuro computer...Ho fatto il liceo classico e sono laureato in Scienze della Comunicazione. Il PC per me è uno strumento per lavorare. Quindi non credo di poterti aiutare...Mi dispiace.

Ma allora non ho capito che lavoro fai?!? Sei un tecnico internet? Bè Almeno mi dici perchè non riesco a scaricare la posta?
Te l'ho già detto io uso il computer come te. Mi serve per inviare e ricevere posta elettronica, scrivere documenti di progetto, chattare, navigare su internet, vedere foto e video. Insomma tu usi la tua auto e non credo che tu sappia sostituire l'olio motore o la frizione...Giusto?

No infatti, comunque voi informatici siete tutti uguali. Siete sempre così distanti dalla realtà e siccome siete dei maghi del computer fate i superiori...
Mi arrendo. Vediamo prima perchè non riesci a stampare e poi ti configuro il client di posta elettronica...[è come se un automobilista rimane fermo per strada e non capisce che la macchina non parte perchè è finita labenzina!!]

Mi è successo non so quante volte questa situazione e purtroppo si verifica anche con dei miei coetanei, persone che lavorano nel mia stessa azienda (magari nell'area amministrativa) e mi chiedono di installare un programma sul loro computer. Altro che Digital Divide qui siamo ancora nel Pre-Digital Era dove alcuni pioneri cercano di generare business con i nuovi sistemi di comunicazione ma la risposta da parte dei singoli, delle aziende è ancora scarsa.
La massa degli 'internauti' naviga per diletto e non è disposta nè a pagare per un servizio nè ad effettuare transazioni economiche. Siamo in ritardo sul resto del Mondo. Wake Up Neo!


La prima volta non si scorda mai...

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Perchè questo blog? Credo sia una necessità e una volontà di condividere e al tempo stesso diffondere la mia esperienza nel mondo della comunicazione multimediale. Vivo in un mondo 'altro' dove non esitono essere umani ma solo avatar e buddies, non ci sono emzioni e sentimenti ma emoticons, non si parla un linguaggio umano ma una strana lingua e non esitono vie e piazze ma solo siti...Questo mondo è affascinante e immenso ma è facile perdere l'orientamento. Vorrei parlare e condividere la mia esperienza e soprattuto confrontarmi con esperti di settore, appassionati e chi vuole approcciare e imparare a capire questo mondo 'altro'.

Se le parole disperse sono familiari o vi interessano questo blog fa per voi...

WORLDWIDEWEB.SERVER.URL.IPADDRESS.EMAIL.DESIGN.
GRAPHICALUSERINTERFACE.FORMAT.STANDARD.USABILITY.
ACCESSIBILITY.CROSSBROWSING.STREAMINGMEDIA.
SWF.PNG.GIF.JPG.CONTENTMANAGEMENTSYSTEM.CSS

Requisiti minimi

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Qual'è il vero valore aggiunto di un sistema comunicazionale che funzioni? Quando si può affermare che ha ragginto i suoi obiettivi di usabilità, accessibilità e soprattutto come si può capire che il messaggio sia stato ricevuto da parte del destinatario\utente?
Gli strumenti noti sono: l'analisi del mercato e del target di riferimento, accounting con ilcliente per interpretare le sue esigenze, sviluppare un design, dei claim e delle headline innovative e di rottura, individuare e offrire servizi unici e gratuti (killer application) o ancora trovare contenuti interessanti e sempre aggiornati, una navigazione semplice ed efficace...
Non basta essere dei bravi analisti per realizzare un concept innovativo per una campagna promozionale, un sito web, uno spot radiofonico. Credo che quello che serva veramente sia 'la luccicanza' o detto in inglese 'the shining'...