Tags Media Culture , Real Life , Web Culture
Perchè un sito perfetto sulla carta: buoni contenuti, ottima indicizzazione, linkato a bestia, con strumenti fighi di UGC, non decolla?
the multimedia thinking
- Che lavoro fai? Di cosa ti occupi?
Sono un web product manager [ogni volta che mi fanno questa domanda mi chiedo perchè non ho fatto un mestiere che ha una definizione semplice e puntuale. Che sò: idraulico, giardiniere, falegname, dottore, avvocato...]. Lavoro da un paio di anni in Banzai Consulting e sono appassionato della mia professione. Questo blog è nato per pura deformazione professionale ed oramai mi ci sono affezionato ;-)
Post di Unknown |
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Perchè un sito perfetto sulla carta: buoni contenuti, ottima indicizzazione, linkato a bestia, con strumenti fighi di UGC, non decolla?
© All Rights are Not Reserved. Gaetano Anzisi
Sfiga?
Potrebbe essere un fattore determinante anche la sfiga ;-) ma quello che credo sia veramente difficile è riuscire a far scoprire e poi far restare un gruppo di utenti rilevante (minimo 300mila accessi unici). Ovviamente stiamo parlando di un ambiente web 2.0 dove l'utente può registrarsi, profilarsi e contribuire ai contenuti del sito...
ma il sito quale sarebbe?
Ho scritto sito perfetto sulla carta... :-)
se è indicizzato, linkato e fatto così bene non vedo perchè non dovrebbe decollare, a meno che il tema non sia decisamente marginale
oppure c'è concorrenza fatta meglio o già consolidata
Oppure in Italia pubblichiamo vetrine inutili prive di servizi e soprattutto senza analizzare, comprendere ed assecondare le esigenze dell'utente...
non ti seguo, se un sito è perfetto come dici tu non può essere un'inutile vetrina priva di servizi (parli di community 2.0...)
Si hai ragione mi sono contraddetto.
Forse perchè la discussione è ampia e complessa. Dico che la situazione in Italia continua nella maggior parte dei casi a sviluppare progetti web che sono mere vetrine auto-referenziali, sviluppate senza considerare le esigenze dell'utente. Te lo dico per esperienza personale. Ho sviluppato molti progetti web per aziende piccole e grandi e alla fine il progetto era solo il risultato dei capricci del dirigente di turno che preferiva il sito verde piuttosto che giallo senza però preoccuparsi di un'analisi di marketing e dei target cui la sua aziend poteva rivolgersi. Allora la mia domanda inziale è quasi una paura che oramai l'utente internet italiano si è abituato al basso livello offertogli e sono in pochi ad aver scoperto il world wide web e vere piattaforme web 2.0 (flickr, last fm, facebook, etc). Ho scritto troppo?