Leggevo sul blog di Alberto della sua recente esperienza lavorativa di un progetto basato sui principi dello Sviluppo Agile e non posso nascondere di aver provato una certa invidia.
Purtroppo la metodologia classica di progettazione è diventata obsoleta e soprattutto non si adatta bene allo sviluppo di software, di graphical user interface e per quel che mi riguarda direttamente, non può assolutamente essere applicato allo progettazione e sviluppo di un ambiente web.
Ovviamente parliamo di spazi web che prevedono una certa complessità di contenuti, servizi e interazione con l'utente. In Italia (mi baso sulla mia esperienza lavorativa diretta) un progetto web segue questo iter:
a)incontro con il committente per acquisire i requisiti;
b) il project manager si rinchiude per qualche settimana e partorisce un progetto
c) lo fa approvare al committente,
d) lo rielabora in specifiche per il team di sviluppo (programmatori e designer)
e) attende il prodotto finito
f) il project manager lo consegna al committente.
Ho semplificato e generalizzato ma questa è la tendenza. Nel 90% dei casi il prodotto finito è di scarsa qualità e soprattutto non piace al committente. L'errore più grande è l'assenza quasi totale di interazione, collaborazione e confronto tra project manager <-> committente e tra project manager <-> team di sviluppo (programmatori e designer).
Oltre alla mancanza di questa interazione quello di cui non si tiene quasi mai conto è l'utente finale. Si tende a prendere decisioni strategiche non-user-centered: ci si basa sull'esperienza e la valutazione del project manager, delle richieste del committente e di quello che poi il gruppo di sviluppo realizza...
Se il web italiano non eleva i suoi standard e non esce dalla sua etichetta di 'artigianato-da-ragazzino-smanettone-che-vive-nel-garage' tra non molto inizieranno ad aprire le web agency cinesi e ci fanno fuori in pochi mesi dal mercato!
We are uncovering better ways of developing
software by doing it and helping others do it.
Through this work we have come to value:
Individuals and interactions over processes and tools
Working software over comprehensive documentation
Customer collaboration over contract negotiation
Responding to change over following a plan
That is, while there is value in the items on
the right, we value the items on the left more.
Kent Beck
Mike Beedle
Arie van Bennekum
Alistair Cockburn
Ward Cunningham
Martin Fowler
James Grenning
Jim Highsmith
Andrew Hunt
Ron Jeffries
Jon Kern
Brian Marick
Robert C. Martin
Steve Mellor
Ken Schwaber
Jeff Sutherland
Dave Thomas
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ciao Gaetano.
L'intervento è interessante e condivisibile, mi lascia però perplesso il titolo.
Il project management non è infatti alternativo allo sviluppo agile.
Ci può essere project management agile o meno, ma sempre di project management si tratta...se si deve sviluppare un progetto :-)
Ciao,
Antonio
@Antonio, piacere collega! Sono andato a vedere il tuo sito fucinaweb. E' molto interessante e mi piace la definizione che dai al nostro profilo professionale (http://www.fucinaweb.com/fw/web-project-management/). Per qunato riguarda il tuo commento probabilmente hai ragione: il titolo non è molto corretto. In effetti si può (e si dovrebbe) applicare lo sviluppo agile al project management. Quello che intendevo io è che si tende ad adottare una metodologia rigida, chiusa e poco collaborativa in progetti dove ci sono molte figure professionali coinvolte diverse che non dovrebbero lavorare in compartimenti stagni come in una catena di montaggio sequenziale...