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Sono un web product manager [ogni volta che mi fanno questa domanda mi chiedo perchè non ho fatto un mestiere che ha una definizione semplice e puntuale. Che sò: idraulico, giardiniere, falegname, dottore, avvocato...]. Lavoro da un paio di anni in Banzai Consulting e sono appassionato della mia professione. Questo blog è nato per pura deformazione professionale ed oramai mi ci sono affezionato ;-)

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Conversazioni virtuali: da second life a beppe grillo

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Riporto il testo di una conversazione intercorsa ieri con un mio caro amico e collega a proposito del fenomeno Second Life. entrambi siamo stati allo spettacolo di Beppe Grillo e siamo rimasti perplessi su alcune dichiarazioni dell'ex-comico. La conversazione è avvenuta attraverso l'instant messaging della Microsoft (noto come MSN). Bulletproof è il mio amico e Il posto dei funghi è il suo blog. Buona lettura.

Bulletproof:
Ciao Gae, hai sentito che anche Beppe Grillo è su Second Life?
Aitan:
Sì, avevo letto qualcosa. Tra l'altro il 29 sono andato a vederlo al Palalottomatica.
Bulletproof:
Io ci sono stato il 28, con tutta la famiglia.
Aitan:
Ormai Beppe vuole fare l'opinion leader, ha smesso di fare il comico.
Bulletproof:
Second Life si sta popolando di presenze: aziende, professionisti, attori, cantanti, comici, anche istituzioni.
Aitan:
Già
Bulletproof:
Ma non trovi curioso che una cosa che ha nome Second Life, sia popolata dagli stessi soggetti che popolano la First Life? Più che second direi: same. Che ne pensi?
Aitan:
Sono gli stessi che popolano la first life nel mondo mediatico!
Bulletproof:
Esattamente.
Aitan:
Second Life è solo un sistema alternativo per navigare la rete; o meglio: parte della rete. Si tratta di un contenitore con una graphical user interface complessa, che richiede tra l'altro un computer performante per potervi accedere. Alla faccia del digital divide!
Bulletproof:
Da addetto ai lavori come lo trovi a livello di user experience?
Aitan:
Lento, inutile. Un avatar in terza persona che si muove in un ambiente 3D: ma a cosa serve?!? Ti faccio un esempio: voglio leggere le notizie di Repubblica.it.
Bulletproof:
Aitan:
Con un computer e una connessione internet lancio il browser, digito l'indirizzo e leggo le ultime notizie sulla prima pagina del quotidiano on-line. Se invece voglio farlo con Second Life, devo lanciare il software di Second Life, autenticarmi e dopo che sono dentro devo andare “fisicamente” in un edicola virtuale per poter leggere le ultime notizie.
Bulletproof:
Una assurdità
Aitan:
Inutile
Bulletproof:
Peraltro, obbliga chi ha già un sito web a replicarsi su Second Life per poter essere letto.
Aitan:
Ebbene si. Tanto più assurdo quando ormai esistono i feed rss, per ricevere e selezionare le informazioni che vuoi ricevere dalla rete.
Bulletproof:
Anche io uso un feed reader e lo trovo praticissimo. Ma allora, questo oggetto che trasforma la rete in un serraglio, perché gode di così buona stampa, tanto che addirittura Beppe Grillo si è creato un avatar ed ha acquistato un vulcano?
Aitan:
È soltanto una moda lanciata dai media e credo (e, forse, spero) che la sua vita sarà breve.
Bulletproof:
Alcuni soggetti stanno però acquistando degli spazi “fisici” su Second Life e li stanno rivendendo ad aziende interessate, quantificando guadagni, questa volta reali, davvero notevoli. Si tratta di un'altra bolla speculativa della quale il web sta per essere nuovamente vittima?
Aitan:
Se è per questo sono state costruite autovetture e motoveicoli digitali per Second Life e gli abitanti virtuali hanno fatto di tutto per poterli acquistare ma con soldi veri!
Bulletproof:
Mi sto chiedendo come ne uscirà il web?
Voglio dire: il web sta ancora faticando dal modo con il quale è uscito dalla bolla speculativa.
Aitan:
Il web fatica. Comunque Grillo ha comprato un’isola (come si dice nel gergo di Second Life) solo per un mania di onnipotenza che ormai lo pervade.
Bulletproof:
Il web ora si sta ricostituendo una credibilità fatta di servizi, di semplicità. La chiave in questo senso sono state le intranet. Le aziende hanno riscoperto l'utilità della rete attraverso la declinazione su interfacce web di procedure amministrative. E via via anche la gente lo sta riscoprendo, soprattutto per i contenuti: eterogenei, disparati, facili.
Aitan:
Contenuti e servizi.
Bulletproof:
Esattamente.
Aitan:
È vero si.
Bulletproof:
Ma ora? A cosa può servire Second Life?
Aitan:
Second Life non ha nulla a che vedere con questa evoluzione della Rete.
Bulletproof:
Certo, ma catalizzerà l'attenzione.
Aitan:
Voglio dire che nel corso di un evoluzione capita più volte che il dna si alteri a causa di un epidemia, di fattori climatici imprevisti o quant’altro...
Bulletproof:
Dunque si tratta di aspettare e vedere come evolverà l'alterazione?
Aitan:
Io credo che Internet sia un media ormai riconosciuto anche se in via di consolidamento e riuscirà ad inglobare anche Second Life.
Bulletproof:
Mmm.
Aitan:
Facendola diventare uno dei tanti esperimenti che premierà la mente che lo ha proposto.
Bulletproof:
Stiamo sempre lì: il web è un medium. Si evolve, si modifica; serve, non serve; fa costume, fa notizia; fa risparmiare, fa investire ma è considerato sempre estraneo ai nostri sistemi di fare esperienza.
Aitan:
Assolutamente sì.
Bulletproof:
Il web non è ancora riconosciuto come riformulatore dell'orizzonte d'esperienza; non come gli altri sistemi espressivi.
Aitan:
Sì, almeno per noi che siamo nati senza internet. Non posso mettere la mano sul fuoco per le ultime generazioni.
Bulletproof:
(parla per te, io sono giovane).
Aitan:
(hehehe!).
Bulletproof:
Aspetta.
Aitan:
Non mi muovo.
(dopo qualche minuto)
Bulletproof:
Comunque, adesso credo proprio che dobbiamo chiudere la nostra conversazione: nella first life mio figlio si è svegliato. E nella tua first life, che devi fare adesso?
Aitan:
Stendo il bucato: la lavatrice ha appena terminato con la centrifuga!

Comments (5)

Se vai su Secon Life per leggere le notizie del giorno, beh, non ha senso. Chi va su Secon Life lo fa per gioco, per curiosità, per mettersi in mostra, ma c'è chi va realmente per ricostruirsi una vita, seppur virtuale, un luogo alternativo per cercare una seconda possibilità.
Non sottovalutate questo aspetto, credo sia il più importante ed interessante a livello sociologico.

E' sicuramente interessante questo aspetto sociologico. Ma io lo trovo allarmante. Oggi sono stato in zona campo de' fiori, ho girato nei vicoli tra via di monserratto e via de' banchi vecchi e per fortuna la si respira ancora la real life. Era pieno di artigiani che si erano riuniti dentro una bottega e giocavano a carte con il fisco di vino al centro del tavolo!

Occorrerebbe riflettere sulle varie virtualità che comunque ci costituiscono: fisiologica, linguistica e culturale.
La presunta lettura sociologica di cui sopra è banale. Lo è perché continua a pensare come corretta l'opposizione reale-virtuale, il che è un abbaglio totale.

Mi viene in mente un film di Woody Allen "Il dormiglione" (credo del '72) in cui lui si svegliava da una catalessi durata anni e si ritrovava nel futuro tecnologicamente avanzato. C'è una bellissima scena in cui Diane Keaton lo invita nell'orgasmometro a fare sesso e lui risponde: "sai, sono un tradizionalista per queste cose"...il confine fra reale e virtuale si assottiglia sempre più (limite estremo il matrix-mondo), ma c'è una cosa che di base ostacola, secondo me, i sensi. Tutti e 5 i sensi. Certo si possono riprodurre, ma biologicamente (non so per quanto ancora) siamo animali sensoriali.
E gli animali conservano un proprio istinto di sopravvivenza che nasce proprio dai sensi. Il mondo è ancora antropocentrico, con tutti i suoi difetti.
Second life è interessante, ma forse un pò sopravvalutato. Mi fa venire in mente le realtà virtuali di qualche decennio fa...E' fondamentalmente uno strumento "sociale" da cui fare soldi (se ne parla come piattaforma Business-to-Business).

A proposito di soldi e di illusioni...dal film “Wall Street” (anni 80)

CHARLIE: Allora dimmi Gordon, per te quand'è che finirà? Quanti yatch potrai tirarti dietro?"

GEKKO: Non è questione di bastare ragazzo. Il denaro c'è ma non si vede. Qualcuno vince, qualcuno perde. Il denaro di per sè non si fa né si perde. Semplicemente si trasferisce da un'intuizione ad un'altra, magicamente. Quel quadro li', lo comprai dieci anni fa per 60 mila dollari. Oggi potrei rivenderlo a 600 mila. L'illusione è diventata realtà. E più reale lei diventa, più accanitamente la desiderano".

E' vero lino! La realtà virtuale di qualche anno fa (10\15) dov'è finita? Fu realizzato anche un film di discreto successo commerciale. se non sbaglio il titolo italiano era 'Il Tagliaerbe'. Queste forme di alterazione così spinte della realtà non funzionano. Mancano le stimolazioni sensoriali e per fortuna restano troppo complicate da usare per unpubblico di massa.

Second Life è una bolla mediatica. Non è una seconda possibilità è solo un (inutile) modi di rappresentare e utilizzare quello che già esiste nella Rete Internet. e' come usare un browser internet in 3D...